L'emergenza causata dalla guerra in Ucraina riguarda tutta la comunità internazionale, tra cui l'Italia e naturalmente Saronno, che da subito si è distinta mobilitandosi sia per portare aiuti al popolo ucraino sia per accogliere in città i moltissimi profughi che, anche grazie alla presenza di parenti all'estero, hanno deciso di lasciare il paese. In questo contesto, al pari di tante altre società del territorio, ha giocato un ruolo attivo anche la Repax - la polisportiva dell'Oratorio Regina Pacis - che ha accolto alcuni ragazzi ucraini nella squadra Juniores di calcio a 7, che disputa il campionato CSI.
«Come tante altre realtà, sportive e non, abbiamo voluto fare la nostra parte in questo momento molto difficile», spiegano dalla dirigenza. «accogliendo nella nostra squadra un paio di ragazzi che hanno raggiunto la nonna, già residente a Saronno, nelle scorse settimane. È stata una richiesta che ci è arrivata da un nostro tesserato della squadra Open, quella dei più grandi, la cui famiglia si era attivata per dare supporto a queste persone. È stato quindi un percorso di solidarietà, che ha collegato lo sport alla vita sociale nel quartiere, dove il senso di comunità è molto forte e c'è storicamente una grande disponibilità ad aiutare chi è in difficoltà. Già in passato abbiamo accolto ragazzi provenienti da situazioni difficili, anche di guerra, aiutandoli attraverso lo sport a integrarsi con gli altri, e sappiamo bene che è una sensibilità comune a tante altre realtà sportive».
Attiva da quasi 30 anni, la Repax ha organizzato per il 29 maggio il Repax Day, un pomeriggio all'oratorio della Regina Pacis, primo evento dopo l'allentarsi delle restrizioni dovute al Covid, in cui far tornare famiglie e ragazzi a incontrarsi e pensare alle attività del prossimo anno.
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